Milano: I praticanti del Falun Gong ricordano l’appello del 25 aprile 1999

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Mercoledì 25 aprile, per commemorare l’appello del 25 aprile di 13 anni fa a Pechino, i praticanti in Italia hanno organizzato un'attività davanti al consolato cinese e nel quartiere cinese di Milano, chiedendo la fine della persecuzione del Falun Gong da parte del Partito Comunista Cinese (PCC).

I praticanti del Falun Gong manifestano contro la persecuzione davanti al consolato cinese di Milano

I praticanti hanno iniziato la loro dimostrazione pacifica e gli esercizi di gruppo davanti al consolato cinese alle 9. Hanno esposto alcuni pannelli informativi e dispiegato degli striscioni sui quali si poteva leggere: “Commemorazione del 13esimo anniversario dell’appello del 25 aprile”, “Il PCC perseguita il Falun Gong” e “Portare Jiang, Luo e Zhou di fronte alla giustizia”. Numerose persone sono giunte per informarsi. Alcuni hanno preso i materiali informativi che presentano la pratica e si sono soffermate a leggere i cartelloni che espongono la persecuzione. Un cinese di mezza età, scoprendo la vera storia dell’appello del 25 aprile ha dichiarato: “Il PCC è cattivo. Ha fatto la stessa cosa ad ogni movimento.” Durante questa attività alcuni cinesi si sono dimessi dal PCC e ldale sue organizzazioni affiliate.

Una donna firma la petizione che chiede la fine della persecuzione del Falun Gong

Attorno alle 15, i praticanti del Falun Gong si sono trasferiti nel quartiere cinese per continuare la loro attività. Il 25 aprile in Italia è il giorno della Liberazione per cui le strade del quartiere cinese erano affollate. Dal momento in cui i praticanti hanno iniziato a praticare gli esercizi numerosi passanti si sono fermati ad osservarli. Hanno fatto domande su cosa è il Falun Gong e come fare per impararlo. Una giovane italiana ha apprezzato così tanto gli esercizi che ha iniziato ad imitare i movimenti. Ha chiesto al suo amico di farle una foto mentre faceva gli esercizi.

Le persone sono rimaste scioccate nello scoprire la brutalità della persecuzione del Falun Gong in Cina. Alcuni hanno firmato la petizione per chiedere che venga messa fine alla persecuzione; molti hanno stretto la mano ai praticanti esprimendo il loro sostegno e augurando loro buona fortuna. Un italiano ha dichiarato: “Potrei avere un volantino in cinese. Ho un amico cinese e vorrei informarlo sulla persecuzione”. Una donna italiana ha discusso con i praticanti per lungo tempo e ha preso una copia di ogni documento informativo, compreso una copia in italiano de Nove Commentari sul Partito Comunista.

Alcuni cinesi influenzati dalla propaganda del PCC, hanno iniziato a cambiare il loro pensiero, riguardo al Falun Gong, dopo aver letto i cartelloni esposti. Uno di loro ha detto ai praticanti: “Tutti nella mia famiglia sono membri del PCC, ma nessuno di noi crede al PCC poiché abbiamo visto troppo a lungo la sua cattiva condotta. Ci sono numerose cose non molto chiare di cui vorrei discutere con voi.” Ha chiesto ulteriori dettagli sul 25 aprile e sulla cosìdetta auto-immolazione di Piazza Tiananmen. Il praticante ha risposto a tutte le sue domande e gli ha detto: “In realtà, il PCC non perseguita soltanto i praticanti del Falun Gong; . addirittura generazioni di cinesi sono stati picchiati per mano degli uomini del PCC. Per mantenere la sua dittatura, il regime sottopone a lavaggio del cervello la gente e distrugge quella che è un'antica tradizione della Cina, ossia il rispetto verso il cielo e le divinità. Pensate a tutto quello che ha fatto. Non è cattivo?” L’uomo ha ripetuto. “Capisco, capisco. Vado a dare le mie dimissioni”. Il praticante ha suggerito lo pseudonimo di ‘Ming Li’, che l’uomo ha accettato con gratitudine, ripetendo: “Grazie. Grazie”

Versione francese:http://fr.clearharmony.net/articles/201204/60771.html
Versione cinese:http://www.yuanming.net/articles/201204/109148.html

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